Folla oceanica di bambini provenienti da tutto il mondo per l’incontro con Papa Francesco allo Stadio Olimpico, dove si è celebrata oggi la Giornata Mondiale dei Bambini. “Ecco, io faccio nuove tutte le cose” è il tema prescelto per questa edizione, che si propone di rimettere al centro dell’attenzione del mondo i più piccoli e indifesi, presente e futuro dell’umanità. 

Con voce rotta dalla commozione, il Papa ha esclamato: “Terribile!” vedendo davanti a sé alcuni bambini che portano impressi nel corpo i segni della guerra. Provengono dalla Bielorussia e dall’Indonesia, tanti quelli provenienti dall’Ucraina, dall’ospedale di Leopoli, hanno perso le gambe o le mani, molti di loro anche i genitori. Le protesi che portano sono il segno tangibile delle loro sofferenze.  

 E proprio in occasione di questo evento è opportuno ricordare la direttiva storica adottata dall’Unione Europea, che obbliga le grandi aziende ad adottare misure di prevenzione, di mitigazione, di gestione e rimedio delle violazioni dei diritti umani, compresi quelli che riguardano i bambini.

Save the Children si dice soddisfatta della nuova direttiva dell’Ue. Chi non si adeguerà a queste norme di sostenibilità, che segnano un momento storico, incorrerà in sanzioni.

La direttiva si applicherà a seconda delle dimensioni delle imprese e seguendo questa tempistica: tre anni dall’entrata in vigore della direttiva per le aziende con più di 5mila dipendenti e 1,5 miliardi di euro di fatturato, quattro anni per quelle con più di 3mila dipendenti e 900 milioni di euro di ricavi e 5 anni per le imprese con più di 1.000 dipendenti e 450 milioni di euro di giro d’affari. Alle società saranno applicabili sanzioni in caso di violazione della direttiva che sarà giuridicamente vincolante e incorporata nelle leggi nazionali di tutti gli Stati membri Ue entro i prossimi due anni.

Da oltre due anni Save the Children chiede che la direttiva sia quanto più efficace possibile sulla tutela dei diritti dei bambini. «La direttiva – dichiara Vasilka Lalevska, consulente per i diritti dell’infanzia e la sostenibilità aziendale del Global Hub per i diritti dei bambini e le imprese di Save the Children – è molto importante poiché segna il passaggio da norme di sostenibilità volontarie a norme obbligatorie. Le grandi aziende avranno, infatti, l’obbligo legale di svolgere la due diligence sui diritti umani e sull’ambiente e di intraprendere azioni efficaci. Coloro che non lo faranno, andranno incontro a sanzioni».

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