Varato ieri dal Consiglio Europeo, con la sola astensione del Belgio, il ‘Net-Zero Industry Act’, regolamento per sviluppare un’industria a emissioni zero, che rappresenta il perno centrale del Piano industriale per il Green Deal. La legge si compone di permessi accelerati, progetti strategici per la decarbonizzazione dell’industria europea entro il 2030. E’ compresa anche una lista di tecnologie chiave con cui realizzarla, dai pannelli solari al nucleare.

«Questo regolamento – viene spiegato nella nota ufficiale del Consiglio – istituisce un quadro di misure per rafforzare l’ecosistema produttivo europeo con tecnologie a zero emissioni nette. Mira infatti a promuovere la diffusione industriale delle tecnologie a impatto zero necessarie per raggiungere gli obiettivi climatici dell’Ue, utilizzando la forza del mercato unico per rafforzare la posizione dell’Europa come leader nelle tecnologie industriali verdi».

Due saranno i parametri indicativi per misurarne l’attuazione. In primo luogo, la capacità di produzione di tecnologie a impatto zero, come i pannelli solari fotovoltaici, le turbine eoliche, le batterie e le pompe di calore, che raggiungono il 40% delle esigenze di implementazione dell’Ue.In secondo luogo, un obiettivo specifico per una maggiore quota dell’Unione per queste tecnologie con l’obiettivo di raggiungere il 15% della produzione mondiale entro il 2040. 

Nei giorni scorsi era arrivato anche il Via libera finale dai Paesi Ue alla stretta sulle emissioni di CO2 per i nuovi veicoli pesanti, con il voto contrario di Italia, Polonia e Slovacchia e l’astensione della Repubblica Ceca.

 Gli obiettivi del nuovo regolamento prevedono un taglio del 45% delle emissioni al 2030, del 65% al 2035, e del 90% al 2040, oltre al target del 15% al 2025 già previsto dalla normativa vigente. I target si applicheranno ai camion superiori alle 7,5 tonnellate e agli autobus privati. 

Per i nuovi bus cittadini è invece previsto un taglio delle emissioni del 90% entro il 2030, per poi raggiungere le emissioni zero entro il 2035. Nel 2027 l’Ue condurrà una valutazione intermedia degli obiettivi. Al testo concordato con il Parlamento è stato aggiunto un considerando, nato da una richiesta tedesca, per vincolare la Commissione europea a valutare l’opportunità di introdurre una metodologia per la registrazione di veicoli commerciali pesanti che funzionano esclusivamente con carburanti neutri in termini di CO2, entro un anno dall’entrata in vigore del provvedimento.

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