E’ il momento di esaltare la nostra libertà ed i valori socialdemocratici

Ci sono stati alcuni momenti decisivi per arrivare alla liberazione del nazifascismo, alla nascita della nostra Repubblica democratica, alla partecipazione delle donne alla vita politica e al voto. Questi momenti vanno ricordati nella solennità della giornata che si celebra oggi, 2 giugno 2024.

In primo luogo desidero ricordare il ruolo e la grande figura di Pietro Nenni, un padre del Socialismo italiano. Le resistenze per attivare al Referendum del 2 giugno 1946, che sancì la nascita della Repubblica Italiana, erano state molte. La più autorevole fu quella di re Umberto II che, per evitare la chiamata alle urne degli italiani e restare sul trono, offrì a Pietro Nenni la possibilità di guidare un governo socialista sotto la monarchia. Nenni rispose netto dalle colonne dell’Avanti!: O la Repubblica o il caos.

Si dovette arrivare al 13 giugno quando Alcide De Gasperi ricevette dal Consiglio dei Ministri il ruolo di capo provvisorio del primo governo repubblicano in Italia. Il 18 la Cassazione, rigettando i ricorsi, proclamò la nascita della Repubblica e il 18 giugno 1946 si riunì per la prima volta quella Assemblea Costituente che ha scritto le pagine gloriose su cui si fonda ancora oggi la nostra democrazia.

Ma esiste un’altra nota socialista che vorrei ricordare in questo cammino verso la liberazione. Perché questa storia ci riporta alle colonne di questo quotidiano: L’Umanità.

Secondo quanto ricostruito in un articolo pubblicato oggi da La Nazione, la giovane ritratta sulla prima pagina del Corriere della Sera per celebrare il 2 giugno si chiamava Anna Aliberti. Nel giugno 1946 aveva 24 anni e lavorava come impiegata nell’amministrazione del quotidiano socialista Avanti!. Il padre Alberto, caporeparto in una delle fabbriche automobilistiche milanesi, era un vecchio socialista. Anche Franco Nasi, il suo futuro marito, lavorava al quotidiano socialista al momento del referendum. «Ma quando la corrente socialdemocratica si staccò dalla maggioranza PSI  – leggiamo su La Nazione – la redazione dell’Avanti! si divise dando vita alla Umanità, dove Anna Iberti passò a lavorare con Nasi che ne divenne il capocronista».

Ho inteso donare oggi ai lettori dell’Umanità questo piccolo gioiello della nostra storia. Perché solo ricordando e nobilitando quel passato possiamo vincere le grandi sfide del nostro tempo.

Renato d’Andria

Presidente Fondazione Gaetano Salvemini

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