Il cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz ha lanciato ieri, a sorpresa, un nuovo modello per la gestione dei migranti. Dopo i recenti episodi di violenza che hanno tenuto banco in cronaca nera perché verificatisi più volte in Germania, Scholz ha dichiarato che la sicurezza nazionale va tutelata prima di quella che deve essere assicurata a chi cerca qui rifugio. Pertanto, coloro che delinquono, anche se hanno ottenuto permessi stabili, dovranno essere rimpatriati nelle terre d’origine.

Molti analisti hanno letto in queste intenzioni, peraltro ampiamente motivate dalla cronaca, il tentativo di non lasciare ulteriori margini di consenso alla destra, che i sondaggi danno in crescita nel voto di domani e dopodomani.

I sondaggi sulle intenzioni di voto dei tedeschi parlano chiaro. Stando all’ultima rilevazione di Ard, i conservatori del Cdu/Csu si piazzeranno al primo posto, con il 29% delle preferenze. Una sconfitta non da poco per il cancelliere Olaf Scholz, il cui partito Spd si fermerebbe al 15%, appena un punto percentuale sopra gli alleati Verdi e l’estrema destra dell’Afd, entrambi al 14%., mentre i liberali dell’Fdp si fermerebbero al 4%.

La coalizione di governo punta ad ottenere fra i 28 seggi all’Europarlamento, come cinque anni fa, ed i 30. Afd, secondo questo scenario, riuscirebbe ad eleggere 15 parlamentari, quattro in più rispetto agli 11 del 2019.

Saranno dunque due i temi che domineranno la votazione a Berlino: da un lato, la preoccupazione per la crescita dei consensi a favore dell’estrema destra, dall’altro l’indebolimento del governo, che non lascia ben sperare per le elezioni federali del 2025.

Fra le maggiori preoccupazioni dell’elettorato tedesco vi sarebbe quella per l’annuncio sull’imposizione delle auto elettriche, prospettiva che non va giù a nessuno dei 27 Paesi e che anche in Germania potrebbe fare la differenza. Ricordiamo che questa imposizione è figlia della cosiddetta “maggioranza Ursula” che ha governato l’Europa negli ultimi 5 anni con Socialisti & Democratici in prima fila.

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