C’è da restare esterrefatti. Mentre l’Italia porta avanti le pratiche di accoglienza e soprattutto lancia il Piano Mattei, che sancisce il diritto degli africani di restare nel loro Paese d’origine con migliori condizioni di vita e di lavoro, altri Paesi continuano ad adottare metodi brutali di respingimento. Non solo la Francia, che alla frontiera di Ventimiglia continua a rimandare in Italia con qualsiasi mezzo i disperati che cercano di varcare la frontiera. Ora scoppia anche il caso della Grecia.

Un’inchiesta della BBC, ripresa ieri dal Sole 24 Ore, mostra che negli ultimi tre anni la guardia costiera greca ha causato la morte di decine di migranti nel Mediterraneo. In uno di questi casi, nove migranti sono stati deliberatamente gettati in acqua provocandone la morte. Fatti suffragati dalle numerose testimonianze raccolti dall’emittente britannica.

Le nove vittime di cui si parla nel documento sono tra le oltre 40 persone che si presume siano morte per essere state costrette a lasciare le acque territoriali greche, o riportate in mare dopo aver raggiunto le isole greche. Sono stati analizzati 15 incidenti tra maggio 2020 e maggio 2023, utilizzando come fonti i media locali, le Ong e la guardia costiera turca. In cinque incidenti, i migranti hanno affermato di essere stati gettati direttamente in mare dalle autorità greche. In quattro di questi casi hanno spiegato come fossero sbarcati sulle isole greche ma fossero stati braccati. In molti altri incidenti, i migranti hanno affermato di essere stati caricati su zattere gonfiabili senza motore che poi si sono sgonfiate o sembravano essere state forate. «Verificare tali resoconti è estremamente difficile: i testimoni spesso scompaiono o hanno troppa paura per parlare apertamente. Ma in quattro di questi casi siamo riusciti a corroborare i resoconti parlando con testimoni oculari», scrive la Bbc.

Il governo greco è da tempo accusato di rimpatri forzati, ovvero di respingimenti di persone verso la Turchia, luogo da dove provenivano, il che è illegale secondo il diritto internazionale. «Ma questa – si legge sul Sole 24 Ore – è la prima volta che in un’inchiesta si calcola il numero di incidenti in cui si ritiene che le vittime siano morte per le azioni della guardia costiera greca». Interpellata dalla Bbc, la guardia costiera greca ha respinto fermamente tutte le accuse.

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