Mentre la premier Giorgia Meloni gioca in queste ore la partita più difficile a Bruxelles, quella con cui chiede una maggior presenza dell’Italia nell’esecutivo e nelle postazioni di vertice, qualcuno ha scattato la foto di gruppo di alcuni eletti al Parlamento Europeo sui quali continuano aspre contestazioni. La foto ritrae i neo parlamentari Ilaria Salis, la nostra connazionale con l’unico “merito” di essere stata portata a Bruxelles dai Alleanza Verdi Sinistra per liberarla dalla prigione in Ungheria, Mimmo Lucano, altro attivista dell’estrema sinistra ed ex sindaco di Riace, soggetto a diversi procedimenti giudiziari per le modalità di accoglienza degli immigrati, e Carola Rackete, altra attivista di sinistra e comandante delle navi che hanno trasportato in Europa migliaia di clandestini.

Ben altre avrebbero dovuto essere le competenze dei parlamentari europei spediti dall’Italia e dalla Germania – secondo molti osservatori – per affrontare i temi caldi di questa legislatura: politiche economiche e comunitarie, l’inflazione, i venti di guerra che ancora minacciano il Vecchio Continente. E poi tassi di occupazione da monitorare, il diritto alla salute, la realizzazione di infrastrutture strategiche, l’emergere di nuove superpotenze destinate a rimodulare gli equilibri geopolitici. Invece l’Italia catapulta a Bruxelles Ilaria Salis e la Germania la capitana Carole.

La quale ha esordito occupandosi di temi che nulla hanno a che vedere con gli interessi dell’Europa e del suo Paese. La sua prima mossa politica è stata quella a favore degli indigeni colombiani. “Abbiamo ricevuto al Parlamento Europeo il maggiore Consiglio Indigeno Regionale del Cauca, leader indigeno dei Nasa e fondatore del Consiglio Indigeno Regionale del Cauca, che denuncia violenze estreme nei territori di Cauca, Colombia“, ha scritto Rackete in un post su X, accompagnando il messaggio con una foto che la ritrae assieme allo storico rappresentante del popolo indigeno.

Aggiunge poi l’appello al presidente della Repubblica colombiana: “Inviamo un messaggio al presidente Gustavo Petro sull’urgenza dei meccanismi di protezione e dell’attuazione degli accordi di pace per proteggere la vita, e quindi raggiungere veramente la #PazTotal“.

Quanto a Ilaria Salis, nella prima intervista da parlamentare ha rivendicato il suo diritto ad occupare case abusivamente. Mentre nelle stesse ore il quotidiano Libero pubblicava l’elenco delle proprietà immobiliari di papà Salis.

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