Ci siamo più volte occupati su queste pagine del pauroso calo demografico, che vede l’Italia maglia nera in Europa. Le misure finora adottate dal governo, che pure aveva annunciato grossi provvedimenti, sono risultate troppo tenui, col risultato che non sono servite finora a frenare il crollo.

Ma proprio dalla maggioranza di governo arriva oggi la prima, vera novità. Porta la firma di Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, che ha depositato una proposta di legge con misure concrete, autentiche, al fine di sostenere le donne che ricorrono all’aborto per ragioni di carattere economico e di indurle a ripensarci.

Di che si tratta? Di soldi per non abortire: mille euro al mese, fino al compimento del quinto anno del bambino, come “reddito di maternità”. Questo il contenuto della proposta Gasparri, in cui si legge: «Al fine di ridurre le richieste di interruzione della gravidanza motivate dall’incidenza delle condizioni economiche è istituito il ‘reddito di maternità’, un beneficio economico, su base mensile, concesso su richiesta alle donne cittadine italiane residenti che si rivolgono a un consultorio pubblico o ad una struttura socio sanitaria a ciò abilitata dalla Regione, o a un medico di fiducia».

 Ricordiamo che a marzo di quest’anno, ultima rilevazione Istat, ha rilevato che con 379mila nuove nascite nel 2023, continua l’inverno demografico del paese. Dati che confermano una tendenza visibile da alcuni anni.

Rispetto al 2022 le nascite sono diminuite di 14mila unità (il 3,6% in meno).

In confronto al 2008, ultimo anno di “picco” il calo è superiore a un terzo (-34,2%). Significa quasi 200mila nuovi nati in meno in soli 15 anni.

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